CARBAJAL, IL PORTIERE DEL RECORD DI PRESENZE IN COPPA DEL MONDO

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Antonio Carbajal in uscita – da myfootballfacts.com

articolo di Nicola Pucci

Antonio Carbajal ha segnato per sempre la storia della Coppa del Mondo di calcio, diventando il primo giocatore a prendervi parte in cinque edizioni consecutive, record eguagliato qualche decennio dopo dal tedesco Lothar Matthaus.

In effetti, il portiere messicano esordisce alla rassegna iridata del 1950 in Brasile, è presente in Svizzera nel 1954, in Svezia nel 1958 e in Cile nel 1962, per chiudere poi con i Mondiali in Inghilterra nel 1966, all’età di 37 anni. Certo, si limita semplicemente a partecipare, appartenendo ad una selezione, quella del Messico, che raramente è in grado di ricoprire un ruolo di primo piano, se è vero che mai raggiunge il secondo turno. Ma provate voi a fare altrettanto… non è proprio un gioco da ragazzi.

Ben piazzato, agile ed acrobatico, classe 1929, Carbajal debutta nel 1948 nel Real Club España, formazione di estrazione iberica che esercita a Città del Messico, rinunciando agli studi con grande rammarico del padre che lo vorrebbe medico. Le sue doti non tardano a venir notate dai selezionatori nazionali che lo convocano con la squadra che prende parte alle Olimpiadi di Londra del 1948, seppur senza scendere in campo (il c.t. Abel Herrera gli preferisce il più esperto José Luis Quintero) nel match perso con la Corea del Sud, 5-3, e che costa ai compagni non solo una precoce eliminazione ma anche il poco nobile appellativo di “falsi fannulloni“.

Carbajal diventa ben presto portiere affidabile e noto per le sue capacità nel controllo della palla, e dopo aver contribuito ad uno storico quarto posto del Real Club España nel campionato 1950, è chiamato a difendere la porta del Messico ai primi mondiali del secondo dopoguerra, in Brasile, nello stesso anno 1950. Il suo è un battesimo di fuoco, con il primo match che si gioca al nuovo stadio Maracanà contro i padroni di casa, il 24 giugno, che hanno vita facile, 4-0, avviando la lunga serie di insuccessi mondiali di Carbajal. Che accusa altre due sconfitte nell’arco del torneo, 4-1 con la Jugoslavia e 2-1 con la Svizzera, prima di accasarsi al FC Leon una volta rientrato in patria, squadra a cui rimarrà fedele per tutto l’arco della sua lunga carriera.

Con il Leon Carbajal conquista gli unici due campionati di un palmares quasi vergine, 1952 e 1956, diputando con i bianco-verdi 364 partite di campionato. Ma è la Coppa del Mondo la vetrina internazionale che consolida la fama del portiere messicano, anche se con esiti a dir poco catastrofici. In undici partite alle fasi finali, Carbajal ottiene una sola vittoria contro la Cecoslovacchia, poi finalista, in Cile nel 1962, 3-1, due pareggi e ben otto sconfitte, concedendo un totale di 25 reti al passivo. Un bilancio ben magro per un portiere che difenderà la propria porta sempre a mani nude e che disputa la sua ultima partita mondiale il 20 luglio 1966 a Wembley, contro l’Uruguay. Il Messico, per l’occasione, ha ancora una piccola chance di qualificazione al secondo turno, il che sarebbe un inedito, deve forzatamente vincere ma infine un pareggio a reti bianche, 0-0, elimina i centroamericani nonostante Carbajal, pure questo un inedito, tiene inviolata la porta per la prima e unica volta nel suo curriculum in Coppa del Mondo.

La sfida con l’Uruguay mette la parola fine alla carriera di un mito, di un gigante, Antonio Carbajal. Diventato allenatore, siede su numerose panchine di squadre messicane di seconda fascia nel corso degli Anni 70, vincendo nondimeno il campionato del 1975 alla guida del Deportivo Toluca, per poi veder coronata la sua storia agonistica nel corso della finale della Coppa delle Confederazioni allo Stadio Azteca, a casa sua, nel 1999, quando FIFA e Federazione Messica gli accordano un riconoscimento prestigioso: quello di entrare nel novero dei 100 migliori giocatori della storia del calcio. Oltre a venir eletto miglior portiere di sempre della CONCAF. Hai detto poco.